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Edizione del 21 giugno 2009 |
Edizione del
21 giugno 2009, oggi in edicola:
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Accuse e critiche incrociate e c’è anche chi per la sporcizia punta il dito contro famiglie e pescatori
Nudisti in spiaggia, una polemica incandescente
Potenza Picena Continua a tenere banco la vicenda dei nudisti nel tratto di spiaggia di Porto Potenza Picena, vicino alla discoteca Babaloo. Il naturismo - scrive un lettore in una email - è praticato in tutto il mondo civile e paesi più aperti e avanzati del nostro hanno lunghi tratti di spiagge ad esso adibiti (Francia, Germania, Spagna, Croazia, Grecia). Il vero scandalo di quel posto è lo scempio ambientale causato dalla creazione di quel porto turistico con un canale artificiale di comunicazione tra il laghetto ed il mare, vero eco mostro che ha già modificato pesantemente l'ambiente naturale. Quanto alle famiglie, hanno più di 200 chilometri di spiaggia marchigiana, attrezzata e non, adatta a loro, non credo che siano necessari anche quei 300 metri di arenile: ma in Italia si sa, i diritti delle minoranze vengono ignorati e calpestati ogni giorno. E vorrei anche aggiungere che il vero prepotente è chi chiude con il lucchetto il cancello di accesso alla spiaggia come se anche quella fosse di sua proprietà. E poi si stupisce se trova i pannelli sfondati?. Un segnale non certo pacifico, quello lanciato attraverso l’email perchè non bisogna mai dimenticare di rispettare comunque gli altri indipendentemente dalla lunghezza delle spiagge.
Alberto Paniconi - scrive un altro lettore - il quale, mettendo in campo una strategia molto in voga tra i potenti, rovescia completamente la realtà, veste i panni dell'agnello e si dice vittima delle prepotenze dei nudisti. La società che ha costruito prima il complesso turistico, poi la discoteca Babaloo e infine il porticciolo, ha cementificato e distrutto una preziosa oasi naturale umida, ricca di vegetazione e fauna rare sulla nostra costa. In quanto alla sporcizia della spiaggia, uno dei lettori aggiunge: “Bisogna dire che quel tratto di spiaggia è visitato anche da famiglie e pescatori che lasciano sul campo ogni genere di oggetti (bottiglie, sacchetti, scatole di esche, ami e persino forbici arrugginite) e non si può imputare il degrado e la sporcizia della spiaggia ad una sola delle categorie che la frequentano”.
P.V.,
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