martedì 15 giugno 2010
La
Confesercenti è nuovamente intervenuta in questi giorni, con una nota inviata
dal Presidente Comunale Gianluca Gasperoni al
Prefetto, al Sindaco, al Presidente della Regione e al Presidente del Parco del
Delta, per segnalare e ribadire che, "ad avviso
degli operatori associati nella località di Lido di Dante, è sentita l'esigenza
di individuare una soluzione positiva e condivisa nell'applicazione della legge
regionale, per dare continuità (migliorandola e organizzandola) ad una delle
identità conosciute ed apprezzate del Lido: quella dell'area per il naturismo.
Una opportunità questa che deve trovare una
soluzione.
"Fermo restando
la repressione e il giusto controllo (che condividiamo, appoggiamo e chiediamo)
di alcuni fenomeni degenerativi che si presentano nel
lido (a nostro avviso anche a prescindere dalla esistenza dell'area) come del
resto avviene in un tratto nella pineta di Lido di Classe, Confesercenti
auspica e chiede ancora che si trovi con paziente impegno e con il concorso
delle realtà interessate, una soluzione politica ed amministrativa adeguata e
consona, sia applicando la legge, che valorizzando questa identità che peraltro
è stata oggetto di riconoscimento con specifiche ordinanze negli anni scorsi da
parte dell'Amministrazione Comunale.
Togliere ed
eliminare bruscamente dal Lido come sembra si intenda
fare quest'anno, l'area per il naturismo pregiudicherebbe una quota importante
di turismo - parte dell'identità e dell'offerta della località e senza peraltro
avere alle porte altre alternative adeguate.
Molti
operatori chiedono invece interventi in favore dell'area per il naturismo con
una soluzione idonea e integrata, coerente per storia e natura e con la stessa
promozione che è stata fatta e attrezzata per competere con altri paesi su
questa nicchia di mercato. Nicchia di cui anche in questi giorni gli stessi
quotidiani nazionali hanno evidenziato la valenza, le tendenze in crescita
oltre che le politiche di accoglienza di altre nazioni
europee.
Serve la
volontà politica per l'area e i relativi servizi che
si possono individuare e sistemare con il concorso delle autorità interessate e
coinvolte.
Vietare
l'area ai naturisti praticanti non aiuta certo la promozione
del turismo locale e del territorio e avrebbe effetti negativi immediati
sul lido e sul futuro della sua offerta. Già alcuni di loro tra cui stranieri
hanno segnalato agli operatori locali che in queste condizioni saranno
costretti a cambiare zona.
Il naturismo
rappresenta una nicchia di mercato che in tutta Europa viene
valorizzato; nello stato in cui è nato, la Germania negli anni venti,
costituisce una importante risorsa economica tanto che altri paesi hanno
destinato aree a questa "filosofia di vita": in Spagna se ne contano
230, in Francia 160 e solo nella vicina Istria ci sono dieci campi per
naturisti. Da tutte le ricerche commissionate risulta
poi interessante il tipo di turista, in quanto risulta avere una capacità
di spesa sopra la media. Anche per queste ragioni devono essere messi in campo tutti gli sforzi perché questa risorsa non vada
dispersa.
La
Confesercenti nella nota, stante anche l'andamento difficile degli
scorsi due fine settimana, ha evidenziato interrogativi e preoccupazioni
anche sulla regolamentazione intrapresa complessivamente in quella zona per
questa estate (tra Lido di dante e Lido di Classe). Lo spirito può esser
condiviso ma sui dimensionamenti e sui luoghi di sosta è utile ed auspicabile
una riflessione.
Dobbiamo tutti insieme valorizzarle queste aree oltre che
salvaguardarle e regolamentarle. Se da un lato è purtroppo vero che proprio in
un contesto di paesaggio eccezionale e di vincoli
ambientali a sud come a nord, si presentano a volte anche fenomeni e presenze
disdicevoli e da perseguire nei comportamenti, comportamenti che sono ben
distinti dall'area per il naturismo e dalla sua pratica, dall'altro siamo in
presenza di un patrimonio di straordinario valore ambientale,ma anche
turistico, che non può essere solo chiuso e diventare una sorta di museo
inarrivabile e statico."
Per queste
ragioni Gasperoni propone e auspica un incontro tra
tutte le realtà interessate, auspicando una soluzione in positivo
e non penalizzante per l'area.