I primi cittadini bocciano la richiesta di un'oasi naturista
GROSSETO. Lontano dagli occhi, lontano dal
cuore. E lontano, soprattutto, dalle spiagge dei sindaci. Da
Follonica a Capalbio, qualsiasi bandiera sventoli al municipio, la
risposta al nudismo è una: non nel mio comune. «Sono sincero -
spiega il sindaco di Grosseto Bonifazi - sono contro il nudismo».
Sulla sua scrivania, una mozione chiede che si vieti il naturismo
in tutto il comune.
Ma Bonifazi, su questo, tranquillizza il popolo nature.
«Le ordinanze si fanno solo per motivi di ordine pubblico,
sicurezza e sanità. E questo non è il caso». E se ad Alberese
creare un'area per nudisti è fuori discussione - il piano del parco
lo vieta - difficilmente gli amanti della tintarella integrale
troveranno posti altrove. «Individuare una spiaggia per nudisti è
complicato - spiega Bonifazi - perché mancano posti davvero
isolati. Neppure Antichi ci riuscì. E poi, senza fare il
bacchettone, sinceramente non vedo tutta questa necessità di fare
nudismo».
A chi, al contrario, la necessità la vede, non resta che migrare
in altre zone del litorale maremmano. Ma con che risultati? «I
naturisti da noi ci sono sempre stati - spiega il sindaco di Monte
Argentario Arturo Cerulli - ma dedicare loro una parte di spiaggia
è un problema, perché le spiagge sono piccole e si creerebbe
promiscuità. Riservare un'intera spiaggia è altrettanto difficile.
Come si fa a mandar via una famiglia che viene qui in vacanza da
trent'anni per far posto ai nudisti?».
Dove la spiaggia è più grande, il problema è un altro. «Il nudismo
è l'esercizio di una libertà individuale - spiega il sindaco di
Follonica Eleonora Baldi - ma che non deve sacrificare la libertà
degli altri. E da noi il litorale è tutto urbano e non è giusto
sottoporre ai passanti visioni di nudo non richieste. Servono posti
isolati».
Da Punta Ala a Castiglione di posti così ce ne sono parecchi. Ma
l'assessore al demanio del comune di Castiglione Edoardo Mazzini
non li vede ugualmente adatti. «Non saprei dove ricavare un'oasi
naturistica - spiega - perché, dove non c'è il paese alle spalle,
c'è comunque la pineta che è pur sempre frequentata da tutti».
Altri spazi per altri tipi di utenti, spiega l'assessore, non è
stato difficile trovarli. «Abbiamo raddoppiato la spiaggia per i
cani - conclude Mazzini - ma le esigenze dei naturisti sono
diverse. Non ci sono spiagge lontane da tutto».
Una, in realtà, ci sarebbe, 80 chilometri a sud. «Due settimane fa
- spiega il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori - ho ricevuto la
richiesta ufficiale dell'Unione naturisti italiani di avere un
tratto di spiaggia al confine con l'oasi di Burano. È una proposta
innovativa che permetterebbe di aprirsi a nuovi segmenti di
turismo, ma al momento le perplessità superano i consensi. Ci sono
solo tre accessi e la spiaggia, seppur di 11 chilometri, è
frequentata da famiglie».
«Gli amanti del vivere integralmente ci sono e se lo fanno con
riservatezza non ho niente in contrario - conclude Rolando Di
Vincenzo, assessore all'urbanistica del Comune di Orbetello - ma al
diritto ad avere una spiaggia tutta per sé dico di no. Vengano la
mattina presto o la sera tardi oppure, se passa qualcuno, si
coprano con l'asciugamano. E poi, mi si consenta, un nudo femminile
lo capisco, ma uno maschile proprio no».